De Ludo Scachorum
Le quarantotto carte del Manoscritto Coronini, che contengono numerose dimostrazioni pratiche del gioco degli scacchi con le relative indicazioni per la soluzione, sono ottimamente conservate e le figure degli scacchi sono finemente disegnate e colorate in rosso e nero. A tale proposito è bene ricordare che il piacevole manoscritto fu composto intorno all’anno 1500, nel periodo della collaborazione e dell’attività in comune di Pacioli e Leonardo da Vinci. É noto, infatti, che durante il soggiorno milanese tra i due si instaurò un rapporto di profonda amicizia e di reciproca collaborazione: nei manoscritti leonardeschi, infatti, rimangono ancora molte tracce delle lezioni pacioliane sugli Elementi di Euclide, come anche alcune bozze degli splendidi disegni dei poliedri che accompagnano il testo della Divina Proportione, pubblicato a Venezia nel 1509 assieme ad altri due trattati, ma composto attorno al 1498. Quando nel 1499 il re di Francia Luigi XII invase il ducato di Milano, provocando la fuga di Ludovico il Moro, Pacioli e Leonardo ripararono insieme nel dicembre dello stesso anno a Mantova sotto la protezione della marchesa Isabella d’Este e in seguito si trasferirono a Venezia e infine a Firenze. In virtù della nota amicizia e della documentata collaborazione tra Pacioli e Leonardo, fin dal momento del ritrovamento del manoscritto da più parti è stato avanzato il dubbio che nell’esecuzione dei disegni degli scacchi possa essere intervenuta la mano dello stesso Leonardo. Al momento, tuttavia, l’ipotesi non ha trovato alcuna sostanziale conferma da parte della comunità scientifica.