Acconcio gennaio 2022 – anno XXXII n°1
BOLLETTINO SEMESTRALE DI INFORMAZIONE SCACCHISTICA
a cura del CS Spassky di Lecco ad uso gratuito per soci e simpatizzanti
in redazione le Eminenze Grigie
Gli scacchi ai tempi del coronavirus (parte quarta) la convivenza
Speravamo che dopo le vaccinazioni tutto fosse finito e invece le variazioni del terribile virus ci condizionano ancora la vita. Siamo arrivati ormai al nono protocollo di contrasto e contenimento della pandemia stilato dalla FSI e dal Ministero della Salute, che il Ministero dello Sport ci obbliga a rispettare. Purtroppo non si riesce più a programmare niente. Abbiamo riaperto il Circolo in sicurezza ma l’unica logica che si può estrapolare è che dobbiamo convivere con il Covid 19 e le sue varianti e adattare ad esso il nostro stile di vita. Pochi i tornei di scacchi in Italia e nel Mondo giocati a tavolino con l’obbligo di divisori, mascherine e visiere: mentre in alternativa prolificano quelli on line, nei quali l’unica problematica è quella del cheating. Speriamo che dopo questa convivenza forzata si torni ad una nuova normalità che ci permetta di riprendere l’attività agonistica ormai da troppo tempo sacrificata. Cambio al vertice nella FSI dopo l’elezione di Luigi Maggi a nuovo presidente e l’uscita di scena del presidentissimo Gianpietro Pagnoncelli che pubblicamente ringraziamo dopo i 4 consecutivi mandati che lo hanno visto protagonista. Auguriamo qui alla nuova dirigenza un proficuo lavoro.
Magnus Carlsen si riconferma Campione Mondiale per la quarta volta
La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Magnus Carlsen sia uno dei più grandi Campioni del Mondo di scacchi di tutti i tempi è venuta dall’ultima sfida mondiale contro Jan Nepomniachtchi dove il Norvegese ha surclassato il rivale Russo con il risultato di 7,5 a 3,5 non concedendo alcuna chanches all’avversario. Così dopo le sfide con Anand, Karjakin e Caruana Carlsen si riconferma Campione Mondiale. L’incontro si è disputato a Dubai e ha visto Nepomniachtchi competere solo nelle prime cinque partite con cinque combattute patte, ma dopo la Karpoviana sesta partita durata ben 135 mosse dove la resistenza di Magnus ha fatto la differenza, Jan si è disunito e ha perso morale e convinzione nelle sue possibilità commettendo anche gravi errori. Vedremo se in futuro qualcuno altro saprà impensierire Carlsen, magari il giovane Firouzja che ha ottenuto strepitosi risultati salendo oltre il muro dei 2800 di ELO.
Il Grande Maestro Pierluigi Basso vince il titolo Italiano
Dopo un combattuto Torneo che ha visto diverse partite emozionanti il Campionato Italiano si è concluso con la vittoria del Montebellunese Pierluigi Basso che nel corso della competizione è riuscito ad avere la meglio sui GM Luca Moroni, giunto secondo e Alberto David imbattuto terzo. Da segnalare la presenza nel torneo di Olga Zimina che unica donna ha combattuto contro i più quotati avversari. Il titolo femminile è andato a Elena Sedina mentre quello giovanile è stato vinto dal MI Edoardo di Benedetto.
Una strana…partita
Siamo in Svizzera nel 1985 e il Grande Maestro Viktor Korchnoj gioca una “strana” partita contro il Grande Maestro Geza Maroczy. Cosa c’è di strano chiederete voi? Il fatto strano è che Geza Maroczy è deceduto nel 1951!!! E quindi come è stato possibile? Tutto ebbe inizio quando un certo dottor Wolfang Eisenbeiss e un’altro studioso il prof.Dieter Hassler decisero di proporre come “esperimento psichico” una partita a scacchi tra un grande campione in vita e uno già morto per poi pubblicare lo studio dell’esperimento sul Journal of the Society for Psychical Research, una testata (di solito!) serissima. Lo svolgimento del gioco sarebbe stato possibile grazie al sensitivo Robert Rollans, un medium “affidabile” ma profano degli scacchi (per non inquinare il risultato). La strana e allegra “combriccola” trovò presto in Korchnoj (1931-2016) un campione di scacchi già predisposto alle pratiche esoteriche , in più risiedeva in Svizzera e disse che sarebbe stato disposto a combattere con lo “spirito” di Capablanca. Il 15 Giugno il medium dopo una consultazione con l’aldilà disse che Capablanca non era disponibile ma era possibile con lo “spirito” di Geza Maroczy (1870-1951) il cui ectoplasma si era presentato a Rollins ed iniziò così questa “strana” partita. Le mosse di Maroczy venivano lette attraverso una speciale tavoletta “Ouja” fatta dallo stesso Rollans, poi comunicate con una cartolina postale a Eisenbeiss che a sua volta le comunicava sempre per posta a Korchnoj il quale poi rispediva la risposta prima ad Eisenbeiss che a sua volta le inoltrava a Rollins e questi “all’aldilà”. Ovviamente il tutto prese più tempo del previsto e la partita durò ben 7 anni e otto mesi anche perchè Maroczy fece sapere che non aveva nessuna fretta! E abbandonò solo alla 47 mossa. Altro elemento degno di nota è che il medium non conosceva assolutamente l’ungherese, lingua parlata da Maroczy ma consegnò ben 38 pagine scritte a mano in ungherese riguardanti annedoti e particolarità che solo lo stesso Maroczy poteva comunicare. Dopo un notevole lavoro fatto da esperti tutti i risultati furono pubblicati nell’Aprile 2006 sulla rivista sopracitata. Per la cronaca Korchnoj e Rollins non si conoscevano e non si incontrarono mai in quanto il medium morì tre settimane dopo la fine dell’incontro.
Ora lascio a voi i vari dubbi su questa “strana” partita:
Maroczy-Korchnoj partita con l’aldilà 1985/1993 Difesa Francese var.Winawer [C18]
1. e4 e6 2. d4 d5 3. Cc3 Ab4 4. e5 c5 5. a3 Axc3+ 6. bxc3 Ce7 7. Dg4
Questa è una vecchia variante quindi conosciuta al tempo di Maroczy che ben si addice al suo stile e venne impiegata anche da Max Euwe Campione del Mondo1935-37
7…cxd4 8. Dxg7 Tg8 9. Dxh7 Dc7 molto più forte di 9… Da5?!; (come nella partita Timman – Korchnoi, Leeuwarden 1976 che proseguì con 10. Ce2 dxc3 11. Cg3 Cd7 12. Ch5 d4 13. f4 b6 14. a4! ±, e vinta dal Bianco alla 51a mossa.) 10. Rd1 Geza gioca una variante antiquata tipica del suo periodo 10. Dd3 è un’alternativa l’altra è 10. Ce2 entrambe le varianti vengono riportate dalla teoria delle aperture 10…dxc3 la novità di Korchnoj 11. Cf3 Cbc6 12. Ab5 Ad7 13. Axc6 Da qui in poi Geza gioca le mosse migliori 13…Axc6 14. Ag5 d4 15. Axe7 Rxe7 16. Dh4+ Re8 17. Re2 Axf3+ 18. gxf3 Dxe5+ 19. De4 Dxe4+ 20. fxe4 f6 21. Tad1 e5 22. Td3 Rf7 23. Tg3 Tg6 24. Thg1 Tag8 25. a4 Txg3 26. fxg3 b6 27. h4 a6 28. g4 b5 29. axb5 axb5 30. Rd3 Rg6 31. Tf1 Th8 32. Th1 Th7 33. Re2 Ta7 34. Rd3 Ta2 35. Tf1 b4 36. h5+ Rg5 37. Tf5+ Rxg4 38. h6 b3 39. h7 Ta8 40. cxb3 Th8 41. Txf6 Txh7 42. Tg6+ Rf4 43. Tf6+ Rg3 44. Tf1 Th2 45. Td1 Rf3 46. Tf1+Tf2 47. Txf2 Rxf2 abbandona 0-1 in ragione del seguito: 48. b4 c2; 49. Rxc2 Re2; 50. b5 d3+; 51. Rc3 d2; 52. b6 d1=D.
Grazie alla 10ma e alla 12ma mossa di Maroczy, Korchnoi passò in vantaggio proprio come riescono solo i Grandi Maestri (si veda l’innovazione 10…dxc3) e continuò a mantenere il vantaggio nel prosieguo della partita che terminò l’11 febbraio 1993.
Dopo la pubblicazione nel 2006 sulla sopracitata rivista è seguita una relazione dello psichiatra e parapsicologo sudafricano Vernon Neppe che è anche un appassionato scacchista il quale, verificando con un programma scacchistico (Fritz 9) le mosse, è giunto alla conclusione che i due contendenti abbiano espresso una qualità di gioco molto elevata, per quanto la strategia del “Maroczy spirito” risentisse delle vecchie teorie in auge nella prima metà del Novecento superate poi dall’evoluzione della teoria delle aperture. Curiosamente Neppe ha riscontrato che lo stile di gioco dello “spirito” era piuttosto similare a quello del Maestro Italiano Enrico Paoli (1908-2005) che era entrato in contatto con il dr.Eisenbeiss per fornigli informazioni storiche riguardo Maroczy. Altro particolare degno di nota è che la 10 mossa chiave della partita (10. Rd1) era stata confutata nel 1953 ( quindi due anni dopo la morte di Maroczy) proprio in una partita dello stesso Paoli contro Schmid al torneo di Venezia. Lo stesso Korchnoj ha dichiarato a Eisenbeiss che la confutazione del 10 tratto della sua partita del 1976 non era stata presa in considerazione nel libro di Suetin sulla Difesa Francese pubblicato nel 1982 in quanto lui era transfuga e perciò doveva essere ignorato. Che dire siamo nel mistero più assoluto anche perchè il tutto fu reso noto solo dopo la morte di Paoli avvenuta nel 2005. Comunque se qualcuno vuole chiarire il mistero basta che si rivolga ad un “Medium” per contattare qualche “spirito” implicato nella “strana” vicenda…
Teoria degli Opposti
Al torneo di Norimberga del 1984 si ebbe una partita con la seguente particolarità dovuta ad uno dei più geniali e folli scacchisti di tutti i tempi il mefistofelico ed esoterico Maestro Tedesco Emil Joseph Diemer (1908-1990) che volle così sfatare uno dei principi fondamentali degli scacchi :
Diemer-Heiling: Norimberga 1984 Difesa Lion [B07]
1. d4 Cf6 2. f3 d6 3. e4 g6 4. g4! Spinta molto aggressiva ma bisogna anche sviluppare i pezzi… o no? 4…Ag7 5. g5! Cfd7 6. f4 c5 7. d5 b5 8. c3 a6 9. h4 Cb6 10. h5! La partita sta prendendo una strana fisionomia… 10 mosse di pedone senza sviluppare un pezzo e il materiale è pari! 10…e6 11. h6! Af8 12. a4 exd5 13. a5! C6d7 14. exd5 Ae7 15. c4! Fenomenale 15 mosse solo di pedone e il materiale è ancora pari 15… f6 16. cxb5 fxg5
17. f5! Fantasmagorico 17 mosse consecutive solo di pedone sono un vero record!
17…gxf5? Grave errore che permette al bianco di passare all’attacco 18. Dh5+! Rf8 19. Cf3 Tg8 20. b6! Ab7 21. Cc3 Cf6 22. Cxg5! Cxh5 23. Ce6+ Re8 24. Cxd8 Cg3 25. Cxb7! Cxh1 26. Af4 Tg6 27. O-O-O Cf2 28 Te1 Rd7 29 Cb5! Ce4 30 Txe4! Tg1? Bisognava prendere la Torre, ma probabilmente il Nero frastornato dalla sarabanda di pedoni non riesce più a trovare le soluzioni migliori 31 Te1 Txf1 32 Txf1 axb 33 Tg1 Rc8 34 Cxd6+ Axd6 35 Axd6 Cd7 36 Tg8+ Rb7 37 Tg7 Rc8 38 Txh7! Txa5 39 b7+ Rxb7 40 Txd7+ Rc8 41 h7 Ta1+ 42 Rc2 Rxd7 43 h8=D Rxd6 44 Dd8+ Re5 45 d6 abbandona 1-0.
Una scientifica strage messa in atto dal genio dogmicida di Diemer, ma chi ha detto poi la nota frase che “ogni spinta di pedone crea una debolezza”? (Steinitz).
La teoria dell’apprendimento scacchistico ci dice che bisogna sviluppare i pezzi e non spingere inutilmente i pedoni altrimenti si resta in svantaggio di sviluppo, ma questa partita ci insegna che esiste anche una teoria degli opposti da valutare.